Arturo Casanova Italian Version

ARTURO CASANOVA

TItolo: B.R. immaterial Misura: 34x27 cm Tecnica: inchiostro su carta intelata Anno: 2021                                       

Descrizione dell’opera:

Dedicata a Barbara Rose - storica dell’arte recentemente scomparsa e da sempre caratterizzatasi nella ricerca attenta e assidua sulla pittura, nelle sue connotazioni tecniche e più spirituali - l’opera B.R. immaterial è il tentativo di interpretare attraverso la dinamicità del gesto pittorico sul colore scelto, la privazione corporea che attualizza un profondo senso di spiazzamento, una vertigine del vuoto nell’umano. Ciò che adesso sfugge alla visione esiste in un luogo non esperienziale, dove l’anima è libera da ogni legame e dove ogni suo pensiero danza nella nuova coreografia delle splendenti creature incorporee dei mondi immateriali.

Breve Biografia Nato nel 1966 a Caserta, Arturo Casanova appartiene alla generazione di artisti che ha eliminato le barriere tra le diverse discipline. Fin da giovane ha concepito le sue opere come un'installazione e a lavorare non solo come pittore, ma anche come scultore, ceramista, fotografo, video-artista e da ultimo come designer. Dal 1995 si dedica esclusivamente al monocromo, dando inizio alla trilogia Liquid- Nerve- Mystic e nel 2004 i suoi dipinti sono stati esposti nella mostra “Monocromos: da Malevich al presente”, presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, nel contesto della storia dell'arte di un singolo colore. Le sue opere sono meravigliose, ma impegnative e al contempo rilassanti. Richiedono meditazione e concentrazione e ricompensano lo sforzo dell'osservatore con un'esperienza di calma, come una preghiera o un mantra. Utilizzando entrambe le mani, un metodo inspirato dalla descrizione della tecnica di Michelangelo nel romanzo di Irving Stone, Il Tormento e l'estasi [1961], crea ricchi effetti moirè. Il risultato è originale: lampi di luce che si muovono in entrambe le direzioni. E mentre dipinge cambia l'orientamento del quadro, creando effetti inusuali a seconda di come la pittura si asciuga, dando vita a una superficie con un ritmo attivo.

Il suo obiettivo è la dimensione sacra dell'arte in opposizione a qualsiasi attrazione decorativa superficiale. Questa ricerca, volta a modificare la funzione dell'opera d'arte, deve essere vista come un interrogativo radicale sul ruolo dell'arte nel mondo contemporaneo, come un desiderio di ristabilire un suo significato originale --- un passaggio a uno stato trascendentale.

Barbara Rose (dal cat. “Arturo Casanova: le porte mistiche”, Edizioni Documenta,2010, Madrid)

Esposizioni selezionate                                                                                                                                           

Oggetto di numerosi testi critici e di curatori in cataloghi, riviste d’arte e nei giornali più noti, vanta un curriculum che lo ha visto esporre in prestigiose sedi italiane ed estere. Tra queste: Biennale d’Arte di Venezia, - XIV Quadriennale d’Arte di Roma, - Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid - Centro de Arte Moderno y Contemporaneo de Castilla-La Mancha, Toledo - Museo della Permanente, Milano - Palazzo delle Esposizioni, Roma - Museo Victoria Memorial, Kolkata - Masedu Centro Arte Contemporanea, Sassari – Reggia di Caserta - Museo Castel Nuovo, Napoli – Castel Sant’Elmo, Napoli – Museo di Capodimonte, Napoli – Istituto Italiano di Cultura, Madrid - Stadt Museum, Weimar – MACIA, San Josè, Costa Rica – Colonnato Piazza Plebiscito, Napoli – FICCI, Mumbai – Fondazione Scanderbeg, Tirana - ARCO, Madrid – Museo Lab, Città S. Angelo (PE) – Museo Castel dell’Ovo, Napoli – Galleria Zonca&Zonca, Milano - Allegretti Arte Contemporanea, Torino – Jan Wagner Gallery, Berlin - Galleria Paola Verrengia, Salerno - Galerie reg’Art, Braine l’Alleud – Galleria Scognamiglio & Teano, Napoli – Galleria Pio Monti, Roma – Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma - LIBRA ArteContemporanea, Catania – Galleria Studio Legale, Caserta – Palazzo Reale, Napoli - Museo della Porziuncola, Assisi – Castello Aragonese, Otranto( LE) – Fondazione Scanderbeg, Tirana

UNO SGUARDO CELESTIALE                                                                                                                    

Il mio ricordo del primo incontro  con Barbara Rose

Dopo aver visto i miei lavori nella galleria Scognamiglio & Teano di Napoli nell’autunno del 1999, durante l’allestimento della mia personale, prima di parlarmi Barbara mi guardò per lungo tempo con uno sguardo che dopo un po’ mi liberò dalle paure. Era uno sguardo celestiale, luminoso, quiete ma al tempo stesso vigoroso.                                                                                                          

Ti va di pranzare insieme? Voglio parlarti di un progetto d’arte sulla storia di un solo colore, dove vorrei invitarti. La mostra era “Monocromos da Malevich al presente”- Museo Reina Sofia -Madrid, 2004                                                                                                                            

Per entrare nella logica di Barbara Rose non bisognava “essere diversi”, ma vivere con semplicità e intensità le proprie qualità di artista e quelle di padre.                                  Apprezzava molto la mia famiglia.                                                                                        

Chi viene al mondo per non turbare alcunché non merita attenzione diceva un poeta francese e Barbara, senza ritegno, è stata poco zelante verso le prerogative del Sistema dell’Arte sempre pronta a fare il contrario di quanto esso chiedeva, a difendere i suoi artisti e le sue idee fino alla fine.                                                                    

Capua (Italia), 18 marzo 2021                                                                     

Arturo Casanova